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Rosa Parks. “La rivoluzione in autobus” raccontata da Gianni Maritati

Scritto da il 14/06/2023

Rosa Parks: la rivoluzione in autobus

«A volte le grandi rivoluzioni nascono nei luoghi insospettabili, umili e consueti del quotidiano». Ne è convinto Gianni Maritati, giornalista Rai e autore, che ha scritto per la collana Testimoni, edita da Città Nuova, la biografia di Rosa Parks, madre del movimento dei neri di America per i diritti civili.

Montgomery (Alabama), 1 dicembre 1955. Rosa, dopo una giornata di lavoro come sarta in un magazzino, torna a casa in autobus. «Lei, che era di colore, avrebbe dovuto cedere il suo posto a sedere a un passeggero bianco rimasto in piedi (dopo la Guerra civile, che ha portato poi alla liberazione degli schiavi neri, negli stati del Sud vigeva il regime segregazionista per cui bianchi e neri non dovevano convivere ma vivere l’uno accanto all’altro per evitare incomprensioni. C’erano quindi ospedali per neri e per bianchi, posti in autobus separati e, per strada, persino panchine e fontanelle diverse).

Stanca di tanti soprusi e angherie da parte dei bianchi, la donna disse di no. Per questo fu arrestata e passò alcune ore in carcere rischiando di essere, come spesso accadeva a quei tempi, malmenata dalla polizia e persino violentata.

Il suo divenne subito un caso nazionale che portò al famoso boicottaggio dei mezzi pubblici da parte dei neri a Montgomery. Grazie al suo esempio si unì alla lotta un giovanissimo Martin Luther King e alla fine la segregazione sugli autobus fu abolita per legge costituzionale in tutti gli Stati Uniti».

Rosa Parks, Gianni Maritati

Rosa Parks: il coraggio di esporsi

La rivoluzione in autobus, racconta l’autore, «è una biografia che raccoglie tutto ciò che si può sapere su Rosa Parks come persona, partendo dai suoi genitori, dai suoi nonni e dalle sue radici fino a che diventa un simbolo di lotta per i diritti civili.

C’è una sezione dedicata alle sue frasi celebri e poi una bibliografia che invita all’approfondimento. C’è molto materiale in rete, ci sono dei cortometraggi e un film con Angela Basset ispirato alla sua vicenda.

Quello che mi ha colpito sempre di Rosa Parks  – rivela Maritati – è che il cambiamento comincia quando inizi a “pagare” di persona. Lei era segretaria della locale sezione del movimento per i diritti civili dei neri però, con le leggi sempre dalla parte dei bianchi e con lo spettro del Ku Klux Klan, poteva fare ben poco. Capì che le leggi erano lontane dal senso di giustizia, che bisognava puntare molto sull’educazione e sull’informazione e che era necessario esporsi: le belle parole e intenzioni non bastavano.

Bisogna fare qualcosa, anche se fa male. Il cambiamento c’è quando tu cominci a cambiare e a esporti a dei rischi notevoli».

Rosa Parks: un messaggio attuale

È questo dunque un primo grande insegnamento che si apprende dalla vita di Rosa Parks che, rimanendo «ferma sul no, ha affrontato una situazione estremamente incresciosa».

Ma non solo. «C’è un secondo messaggio», sottolinea l’autore. «Cioè la necessità che il sacrificio del singolo sia accompagnato anche dallo spirito di squadra, come è accaduto con la comunità di Rosa. Serve una grande sensibilità sociale».

Ascolta l’intervista integrale a Gianni Maritati 

Cristiani Contro: il terzo volume

Rosa Parks, Cristiani Contro, Gianni Maritati

E a proposito di grandi personaggi è appena uscito anche il terzo volume di Cristiani Contro. «I primi due volumi – mette in evidenza Gianni Maritati –  sono dedicati, ciascuno, a 12 autori italiani, il terzo, invece, a scrittori internazionali. Si tratta di autori e autrici che hanno affrontato il problema religioso con grande onestà intellettuale al di là dell’appartenenza visibile alla Chiesa.

Cioè a volte  – racconta – si trova una fede più grande, più onesta, più pulita in autori non appartenenti alla Chiesa  che in autori che rivendicano la loro appartenenza al cattolicesimo e al cristianesimo ma poi di fatto sono poco attenti ai valori della solidarietà, della giustizia, dell’amore, del perdono e della misericordia.

Ho cercato di indagare il mondo letterario italiano e internazionale al di là degli schemi, delle etichette, delle appartenenze visibili. Per cui parlo, ad esempio, di Umberto Eco, che lasciò abbastanza presto la Chiesa dopo essere stato dirigente dell’Azione Cattolica, parlo di Dan Brown, di Leopardi etc. Mi piacciono le persone che prendono con coraggio in mano la loro vita e ne fanno qualcosa di speciale. Insieme a Rosa Parks lo hanno fatto anche gli autori di cui parlo nella trilogia di Cristiani Contro.

 


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