Diocesi di Roma. Nuovo cardinale vicario, Papa: “Fase di discernimento”
Scritto da Valeria De Simone il 09/04/2024
Diocesi di Roma: fase di transizione
Una «fase di transizione» in cui «discernere» sulla figura che ricoprirà il ruolo di cardinale vicario della Diocesi di Roma dopo la nomina del cardinale Angelo De Donatis, dal 26 maggio 2017 vicario generale del Papa e arciprete della basilica di San Giovanni in Laterano, a penitenziere maggiore.
È quella che si è aperta dopo l’incontro di ieri di Papa Francesco con il Consiglio Episcopale della Diocesi di Roma durante il quale il Santo Padre ha incoraggiato i vescovi a «continuare il ministero pastorale e le attività amministrative già precedentemente avviate».
«Come previsto dall’Articolo 14 § 3 della Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione circa l’ordinamento del Vicariato di Roma – rende noto la Diocesi – fintantoché l’ufficio di Cardinale Vicario sarà vacante, tutte le sue funzioni e poteri, anche di legale rappresentanza, saranno esercitati dal Vicegerente monsignor Baldassare Reina».
Il cardinale De Donatis ringrazia la Diocesi di Roma
«In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi. E detto questo aggiunse: “Seguimi”». Ha salutato così il cardinale Angelo De Donatis, con le parole del Vangelo di Giovanni, la Diocesi di Roma.
«Il Signore continuamente ci ripete “Seguimi” – ha scritto in una lettera –. E in ogni chiamata contiene una fatica (il dove lasciare, l’essere spogliati, morire a se stessi) e una promessa: diventare sempre più figlio obbediente nell’obbedienza a Gesù. Un discepolo tende le braccia e segue il suo Signore…. Consapevole che lì dove sta andando lo precede lui».
Poi il ringraziamento a Papa Francesco «per la fiducia accordatami in questi 9 anni di episcopato al servizio della Chiesa di Roma. Mi ha chiesto di collaborare con lui – ha spiegato– nel servire il suo tesoro più prezioso, la sua Sposa, mi ha scelto ed è venuto a impormi le mani per ordinarmi vescovo nel giorno della dedicazione della cattedrale lateranense, il 9 novembre 2015».
«Nel servire insieme con lui le comunità parrocchiali e le diverse realtà ecclesiali, nello stare vicino ed accompagnare i preti, ho compreso sempre di più che questa Chiesa non è una macchina da far camminare, ma una famiglia da amare». Infine, il cardinale De Donatis ha ringraziato «tutti coloro che in questi anni hanno collaborato con tanta generosità e abnegazione qui in Vicariato e nelle altre realtà diocesane. Ho potuto sperimentare in tante occasioni quanto le persone, con il loro carisma particolare donato dallo Spirito, possano dare tanto al servizio di tutti, se si sentono volute bene dal pastore. È quello che ho cercato di fare – ha concluso –, con le mie povere forze e il carico dei miei limiti, nel servizio episcopale che mi è stato affidato. Grazie a tutti».