Diocesi di Roma: presentato il piano pastorale
Scritto da Valeria De Simone il 06/10/2023
Diocesi di Roma: il piano pastorale
Partecipazione, comunione, missione. Ruoterà intorno a queste 3 parole chiave il cammino sinodale della Chiesa di Roma, entrato ora, dopo la fase narrativa, in quella sapienziale.
A presentarne ieri le linee guida, insieme allo statuto del Consiglio pastorale parrocchiale e alle schede bibliche per la lectio divina nelle parrocchie, i vescovi ausiliari nei vari settori.
In apertura del testo, il discorso di Papa Francesco ai partecipanti all’incontro nazionale dei referenti diocesani del Cammino sinodale dello scorso 25 maggio, e le parole del cardinale vicario Angelo De Donatis nella basilica di San Giovanni in Laterano, il 23 giugno.
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Diocesi di Roma: le tappe del percorso
Esempio da seguire, proprio come ricordato dal cardinale vicario in quell’occasione, saranno i discepoli di Emmaus con il loro sguardo nuovo. «Gesù non blocca la fuga dei discepoli, ma va loro incontro nelle vesti di un viandante: cammina con loro, si mette in ascolto delle loro delusioni, prova ad interagire nella discussione riaprendo il loro discernimento e proponendo una prospettiva “altra”, diversa… quella donata dalla Parola di Dio, testimoniata dai profeti».
Ma non solo. «Dopo aver dedicato tempo all’ascolto della Parola di Dio unito all’ascolto tra di noi e all’ascolto di tutti – si legge nel testo – continuiamo il nostro percorso tenendo conto di alcune coordinate storiche che rendono ancora più chiaro l’invito di Dio alla nostra chiesa».
In primo luogo, dunque, il Cammino Sinodale della Chiesa universale e della Chiesa italiana con l’avvio della fase sapienziale, la piena attuazione della nuova Costituzione per il Vicariato di Roma “In Ecclesiarum Communione” con particolare attenzione agli organismi di partecipazione e la ripresa degli insegnamenti del Vaticano II 60 anni dopo la sua celebrazione, «verificando se sono state recepite le indicazioni fondamentali».
Per concludere, la preparazione al Giubileo del 2025, «con ciò che comporta nella comprensione di nuove opportunità per gli ultimi della storia», e il 10° anniversario di “Evangelii Gaudium” «con le indicazioni di rinnovamento ecclesiale proposte per affrontare il cambiamento d’epoca in atto».