Santi Pietro e Paolo. Papa Francesco: “Una Chiesa senza catene e senza muri”
Scritto da Valeria De Simone il 29/06/2022
Santi Pietro e Paolo: uscire dalle proprie “prigioni”
Alzarsi in fretta come Pietro e combattere la buona battaglia come Paolo. È il messaggio consegnato alla Chiesa da Papa Francesco durante la Messa nella solennità dei Santi Pietro e Paolo che, come come di consueto, si è aperta con la benedizione dei palli poi consegnati ai nuovi arcivescovi metropoliti nominati nel corso dell’anno.
L’Angelo risveglia Pietro, fatto incarcerare dal re Erode, dalla morte. «È un’ immagine significativa – ha messo in luce il Santo Padre – anche noi siamo chiamati ad alzarci in fretta per entrare nel dinamismo della resurrezione. A volte come Chiesa siamo sopraffatti dalla pigrizia, siamo spesso incatenati, come Pietro, nelle nostre consuetudini.
Il Sinodo che stiamo celebrando ci chiama a essere Chiesa che si alza in piedi, che esce dalle proprie prigioni per andare incontro al mondo» senza il «rischio di tirare a campare».
«Apriamo le porte, è il Signore che chiama» è ancora l’invito di Francesco affinché si costruisca una Chiesa «senza catene, senza muri, in cui coltivare l’ascolto, umile, che non accumula ritardi nelle sfide di oggi. Una Chiesa che accoglie tutti», in cui, come chiede Paolo, ognuno è chiamato a fare la propria parte portando avanti una buona battaglia.
«L’annuncio del Vangelo – ha concluso il Papa – non è neutrale, non lascia le cose come stanno, non accetta il compromesso con le logiche del mondo ma accende il fuoco del regno di Dio». È necessario «essere una Chiesa che promuove la cultura della cura e della lotta contro ogni forma di degrado. È questa la sfida. Non cadiamo nell'”indietrismo”».
Solennità dei Santi Pietro e Paolo: le parole del Santo Padre
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