Fine stato di emergenza, celebrazioni liturgiche: le indicazioni della Cei
Scritto da Valeria De Simone il 28/03/2022
Fine stato di emergenza: cosa cambia dal 1° aprile
Al via le processioni liturgiche e stop all’obbligo del distanziamento interpersonale di un metro. Con la fine dello stato di emergenza Covid-19, dal 1°aprile 2022 viene abrogato il Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo, ma permane, comunque, l’invito alla prudenza, al senso di responsabilità e al rispetto delle consuete norme di igienizzazione.
In particolare, si legge in una nota pubblicata dalla Presidenza della Cei dopo uno scambio di comunicazioni con il Governo, è necessario continuare a indossare le mascherine al chiuso fino al 30 aprile, quindi anche in chiesa.
È opportuno, inoltre, evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi. Rimangono poi ancora vuote le acquasantiere e si continuerà a scambiare la pace con un inchino e a distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano.
Fine stato di emergenza: orientamenti per la Settimana Santa 2022
La Cei dà delle indicazioni anche per la Settimana Santa 2022.
- Domenica delle Palme. «La Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione – raccomanda – che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami».
- Giovedì Santo. Nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi «ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina».
- Venerdì Santo. Tenuto conto dell’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12), «il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”. L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157)».
- la Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.