Diocesi di Roma, nuovi sacerdoti. De Donatis: “L’ordinazione è un dono comunitario”
Scritto da Valeria De Simone il 09/05/2022
Diocesi di Roma: i nuovi sacerdoti
«L’ordinazione presbiterale non è un regalo privato elargito per la bravura personale o le virtù individuali, ma un dono comunitario che attraverso alcuni fratelli raggiunge tutti noi che speriamo nel Risorto». È il messaggio consegnato ieri, nella Domenica del Buon Pastore, dal cardinale vicario, Angelo De Donatis, agli 11 diaconi ordinati sacerdoti alla Basilica di San Giovanni in Laterano.
Si tratta Emanuele Gargiulo, Luca Santacroce, Mattia Mirandola, Matteo Nistri, Gabriele Tomarelli, Ottavio Fiorentino, Alessio Bernesco, Fabio José Da Silva, Clebison Faustino Da Silva, Alexander Chukwuebuka Okoye che sarà incardinato in Africa, e Matteo Francesco Ciuffreda, missionario del Preziosissimo Sangue.
«Oggi al centro – queste ancora le parole del cardinale vicario – non ci sono questi diaconi ma la Chiesa che sperimenta ancora una volta quanto il Buon Pastore la ami proprio inviando nuovi ministri secondo il Suo cuore».
Diocesi di Roma: De Donatis, “Conservate sempre la voglia di crescere”
«Il Signore vi chiama uno a uno, sa tutto di voi, conosce le vostre cadute e le vostre paure così come la bellezza che portate nel cuore. Attraverso voi – ha spiegato De Donatis – intende dare una carezza di consolazione alla vostra Chiesa, desidera rialzarla, orientarla, condurla».
«Ricordate sempre: – ha poi ammonito – non siete voi al centro della scena, ma siete, siamo, operai “pagati a giornata”, non “liberi professionisti”. Adesso tocca al Popolo di Dio plasmarvi, farvi uomini rispettosi. Siate umili. Imparate rimanendo discepoli».
«Fatevi carico del loro progresso, – è poi il messaggio per i fedeli della Diocesi di Roma – nessuno cresce da solo. Amateli e accettateli. Dalla vostra vicinanza impareranno l’arte della prudenza. Aiutateli a pregare e a intercedere per gli altri e a collaborare.
Conservate sempre la voglia di crescere – è ancora l’invito a nuovi sacerdoti – ricordando che Dio come a Cana serve il vino buono alla fine».