Festa dei lavoratori 2022: la realtà post pandemia
Scritto da Azione Cattolica il 09/05/2022
Festa dei lavoratori 2022: a RaccontACI la riflessione di Giuseppe Di Sabatino sulla festa del lavoro
Dopo due anni di pandemia, il primo maggio 2022 gli italiani sono tornati in piazza per celebrare la festa del lavoro. Agnese Palmucci ha intervistato per la rubrica RaccontACI il Segretario del MLAC dell’AC di Roma, Giuseppe Di Sabatino, al quale ha chiesto innanzitutto quale tipo di umanità siamo diventati rispetto alle difficoltà nel mondo del lavoro.
L’umanità ferita
“Rispondere a questa domanda è complicato perché ci sono tante sfaccettature da considerare della condizione in cui ci troviamo- inizia Giuseppe Di Sabatino -Siamo di certo un’umanità, una società ferita che non avrebbe mai creduto di dover passare gli ultimi due anni in una situazione di perenne paura. Un’umanità che, negli ultimi mesi, sente anche giungere dal vicino Est europeo una forte ventata di odio. Un’umanità dunque che è più sola di quanto non lo fosse prima della pandemia, che ci ha anche costretti alla solitudine. Come sappiamo, la realtà odierna è che la pandemia ha causato un grave problema nell’economia: molte realtà lavorative che beneficiavano del circolare delle persone sono oggi in difficoltà”.
Il coraggio della relazione
“Per essere prossimi a quanti soffrono, il primo tassello per ricostruire la fiducia nelle persone è ammettere e riconoscere le situazioni dove sono nati maggiori problemi- prosegue Giuseppe Di Sabatino -Dobbiamo imparare dalla pandemia e dal lockdown che ogni lavoro ha una dignità di fondo e che è fatto innanzitutto di relazioni tra le persone. E’ necessario quindi cercare di creare, nei nostri luoghi di lavoro, delle comunità educanti, delle comunità di lavoratori capaci di intessere relazioni buone”.
Il lavoro per l’uomo
Per approfondire la riflessione sul mondo del lavoro dei nostri giorni, il MLAC di Roma ha organizzato lunedì 2 maggio 2022 un incontro online di confronto e studio che si è inserito tra le tappe del percorso “Dialoghi”: il titolo dell’incontro è stato “LA VERA RICCHEZZA SONO LE PERSONE. L’uomo è l’autore, il centro e il fine della vita economica sociale” ed è tratto dal messaggio da parte dei Vescovi in occasione della festa del primo maggio: “Con questa iniziativa abbiamo pensato di evidenziare che la Chiesa ha spesso detto che il lavoro è per l’uomo, non viceversa- spiega il Segretario MLAC -I relatori, come ad esempio Leonardo Becchetti e Lidia Borzì, ci hanno lasciato moltissimi spunti su cui lavorare. Una bella frase da portare nei nostri luoghi di lavoro è quella che ripeteva la beata Armida Barelli, “Lavorate, ma soprattutto amate”. L’auspicio per il prossimo futuro è che nei luoghi di lavoro si riescano a conciliare il fare e la relazione”.